Anomalia Ritorna

Si sta  svolgendo in questi minuti la prima assemblea all’Anomalia nuovamente occupata.

Il tentativo di chiudere un’esperienza che pur giovanissima ha già segnato a fondo la vita della città offrendo spazi e tempi per l’elaborazione e l’organizzazione di antagonismo e conflitto, costituendosi come luogo in cui costruire welfare per tutti e per ciascuno.

Assurde poi le questioni accampate da chi ha chiesto a più riprese questo sgombero. Le dichiarazioni speciose del rettore a proposito dell’Anomalia hanno reso trasparente come le ragioni che hanno spinto a tentare di tacitare quest’esperienza nulla hanno a che fare con i progetti fantasiosi e destinati fatalmente a non vedere mai la luce vagheggiati in questi giorni e molto invece con la politica di gestione dell’università e della città tutta.

L’Anomalia sgomberata, anche solo per due giorni, è una realtà inaccettabile per la città di Palermo. Un fatto reso più che chiaro dalla larga solidarietà raccolta in questi giorni ed evidente nella risposta data dalla città tutta.

L’inaccettabilità di un’Anomalia sgomberata è resa ancor più evidente dalla determinazione messa in campo dagli occupanti e dai tanti simpatizzanti che hanno dato vita al movimento di risposta in questi due giorni d’agosto: dal presidio immediato e continuato alla duplice irruzione al rettorato.

Oggi pomeriggio, infatti, gli studenti sono nuovamente riusciti ad occupare i locali di palazzo Steri, eludendo i controlli messi in campo dal rettore-sceriffo, e impedendo il regolare svolgimento del Senato accademico.

Subito dopo, si sono rediretti all’atrio dell’Anomalia, dove insieme alla battitura delle ringhiere, classico di questa due giorni, sono state battute le saldature della saracinesca principale e abbattuti i sigilli dello Studentato, ora nuovamente occupato.

 

Una è ad ogni modo la certezza emersa oggi. Qualunque cosa accada Anomalia non si arrende, Anomalia resiste!

 

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